
Firenze - tel. La vaccinazione rappresenta quindi un'arma efficace di prevenzione. Il preservativo, che va sempre usato, non garantisce una protezione totale contro questo virus. Circa il settantacinque per cento delle persone entra in contatto con il virus HPV almeno una volta nella vita. Alcuni tipi di HPV possono provocare lesioni che, lentamente, possono trasformarsi nelle donne in forme tumorali del collo dell'utero. Il virus HPV è infatti responsabile del carcinoma della cervice uterina, primo tumore riconosciuto dall'Organizzazione mondiale della Sanità come totalmente riconducibile ad una infezione. Inoltre i condilomi genitali possono aumentare il rischio di insorgenza di tumori correlati all'HPV. Perché è raccomandato vaccinarsi - Perché questa vaccinazione previene il tumore al collo dell'utero e le lesioni cancerose e precancerose della cervice, vulva, vagina, ano e condilomi genitali causati da HPV. Gli effetti collaterali che possono eventualmente manifestarsi in seguito alla vaccinazione leggero arrossamento nel luogo dell'iniezione e talvolta qualche linea di febbre sono modesti e generalmente di breve durata.
Abitualmente, queste infezioni sono transitorie, asintomatiche cioè la donna non si accorge di nulla e nella maggior parte dei casi guariscono spontaneamente. Alcuni tipi di HPV possono provocare, anche se raramente, alterazioni cellulari delle mucose genitali affinché, se persistenti e non curate, possono evolvere in tumore. Per diagnosticare le alterazioni delle cellule del collo dell'utero provocate dal virus si esegue l'HPV test oppure il Pap test. Per le altre sedi vulva, vagina, asta, ano, orofaringe attualmente non esisistono programmi di screening. Per impedire l'infezione e le possibili alterazioni cellulari che possono portare al tumore, la vaccinazione è il mezzo più efficace. Il bovino ha lo scopo di prevenire l'infezione, non di curarla: è quindi adatto somministrarlo quando una persona non è ancora venuta in contatto con il virus, prima cioè dell'inizio dei rapporti sessuali. Il vaccino è sicuro e ben tollerato. Dopo la vaccinazione si possono osservare dolore e rossore nella zona dell'iniezione, e più raramente ipertermia, nausea, mal di testa, dolori articolari.
Regredisce spontaneamente nella maggioranza dei casi. Esistono circa tipi di papillomavirus. Per attuale motivo anche dopo aver fatto il vaccino è importante sottoporsi agli esami di screening preventivi; protegge anche da altre forme di cancro per le quali lo screening non esiste oro-faringe, ano, vulva e vagina oppure offre una protezione limitata; è raccomandato e gratuito per le ragazzine che hanno compiuto 11 anni. No: la immunizzazione non sostituisce il Pap-test e i periodici test di screening per il carcinoma del collo dell'utero HPV prova. Soggetti di entrambi i sessi, preferibilmente dagli 11 anni, ma non assolutamente in giovane età. Individui dai 9 ai 14 anni di età: Elenco di somministrazione a 2 dosi: 0, 6 mesi. La seconda dose di vaccino va somministrata tra i 5 e i 13 mesi dopo la prima dose.