
Non mi interessava se ero nudo, ero contento, eccitato. Mia moglie Francesca era tornata intorno alle 6 dalla festa di addio al nubilato di Rita la sua migliore amica che la settimana prossima si sarebbe sposata. Rita e Matteo abitavano in un appartamento appena di fronte al nostro e le due donne erano andate via la sera prima insieme, mentre io e Matteo siamo andati con i nostri amici a berci una birra in un Pub in quanto la sua festa di addio al celibato era prevista tra due giorni. F: Noooo, scopami adesso, sono eccitata, ho la figa che è un lago, ti prego, scopami Nel frattempo aveva infilato la mia mano in mezzo alle sue gambe e avevo sentito un calore incredibile e una marea di umori uscirle dalla figa.
Insieme la bocca ancora impastata dalla sua sborra ingoiata pochi minuti prima, mi buttai al suo collo e presi a baciarlo. Ridendo a vicenda, giocavamo con le lingue, ci mordicchiavamo le labbra per poi insistere ancora in un bacio profondo, prolungato, da abolire il fiato. Intanto, ingorda e viziosa, gli ripresi in mano il accidenti mezzo moscio iniziando a segarlo. Egli mi accarezzava il culo e le tette. Prima di rientrare in apparecchio, mi guardai attorno, mi spogliai e vidi che Agostino rimase a fauci aperta nel vedere le mie forme.
Rileggendo la prima parte del racconto mi sono resa conto di essere adatto una mamma porca. Non mi sento nemmeno tanto in colpa nei confronti di mia figlia Silvia, questa avvenimento sessuale con un ragazzo molto più giovane di me è stata fermamente arrapante. Cazzo in culo, orgasmo assicurato! Ogni volta che prendo il adatto cazzo in bocca gode come un pazzo, dice che la mia fauci è bella calda ed accogliente e che la mia lingua si muove divinamente sulla sua cappella dura. Se lo dice lui mi posso fidare! Mentre lo succhiavo guardavo Matteo negli occhi e mi resi conto affinché lo stavo facendo andare fuori di testa; di sicuro nessuna ragazza gli aveva mai fatto un pompino del genere. Difficilmente si trova una genitrice porca come me, io sono più unica che rara!