
Prosegue gli studi nella capitale con un MSc in Management compiendo nel frattempo i primi passi nel settore delle relazioni esterne ed istituzionali. Rappresenta inoltre dal gli studenti di Management nel Consiglio di Dipartimento Luiss. Inoltre, è alumno della Scuola di Politiche ed è stato selezionato tra 50 under30 per il percorso di formazione D20Leader promosso da Confindustria e Federmanager. Dopo aver tenuto per quattro anni corsi di matematica avanzata nei licei torinesi, si è appassionato al mondo della divulgazione. Crede fermamente nei valori di Cultura Italiae per cui è felice di poter dare il suo contributo. Appassionata di diritto del lavoro, protezione della proprietà intellettuale e innovazione. Attualmente si occupa di Difesa e Sicurezza, ed è iscritta ad un corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali e Diplomazia. Vede nella Cultura Italiana una chiave fondamentale per il successo e lo sviluppo del paese, visione che la rende orgogliosamente parte di Cultura Italiae. Sogna di adempiere le sue ambizioni con tenacia e passione.
Nel momento in cui lo studente viene accettato dalla scuola americana che intende frequentare, questi verrà iscritto nel compagine SEVIS Student and Exchange Visitor Information System e sarà tenuto a colare una tassa, almeno tre giorni avanti della data prevista per il chiacchierata consolare. Istruzioni in merito alla balzello SEVIS I saranno fornite dalla collegio americana che provvederà a generare i moduli I per il richiedente basilare ed eventuali familiari al seguito, da presentare al colloquio. Ciascun membro della famiglia deve ricevere il proprio I e seguire le procedure di domanda visto, senza tuttavia dover pagare la tassa SEVIS. Coniuge e figli non sposati e fino a 21 anni di età non compiuti possono comportare un visto di categoria F-2 oppure M-2 per poter accompagnare o arrivare negli U.
Corporeo Didattico Usare o non usare la L1 o una lingua veicolare nella classe di italiano L2? Questo in vari contesti e con persone di diverse età. Come a ricordarci affinché in didattica le cose, per individuo digerite, devono passare dal cuore e dalla familiarità. Philip Haines ha evidenziato come un docente su tre si senta colpevole se i suoi studenti usano la L1 in classe. Ciascuno su tre tra noi pensa di essere un insegnante non del complessivo adeguato se i suoi studenti usano la L1 in classe. Ma certamente usare, o permettere di usare, la L1 in aula ci trasforma in cattivi o meno buoni insegnanti? Vediamo di capire perché, riferendoci a una letteratura che non dà al attimo indicazioni nette, proprio perché in questa fase si pone in logica di problematizzazione e di dibattito, alla analisi della via migliore.